VISIONE AYURVEDICA DELL’IMMUNITA’

Nell’Ayurveda, l’immunità è nota letteralmente come l’“autorisoluzione della malattia”. In questo contesto, gran parte della responsabilità della risposta immunitaria è lasciata all’individuo stesso.

L’Ayurveda considera l’immunità in termini di quantità e qualità, ovvero quanta ne possediamo e quanto essa sia efficace. Questa visione olistica include il comprendere come funzionano sia l’immunità naturale sia l’immunità acquisita.

Un approccio di questo genere, paragonabile a una “banca”, vede l’immunità come una combinazione dell’equilibrio genetico che si eredita dai propri antenati, il deposito dei risparmi personali e gli interessi sul proprio conto.

Secondo la prospettiva ayurvedica, molte sono le componenti che costituiscono l’immunità – ojas, la salute del cuore, degli occhi, della forza digestiva e dei tessuti – e vi sono princìpi generali che possiamo seguire ogni giorno per ottenere una salute ottimale

OJAS E IMMUNITA’

Nell’Ayurveda, la caratteristica che definisce la nostra salute genetica e acquisita viene chiamata ojas. È una parola difficile da tradurre ma può essere considerata la qualità presente dentro di noi che nutre e dà un assetto alle funzioni del corpo e della mente.

Utilizzando il tipico stile metaforico, nella tradizione indiana si afferma che così come il ghee (burro chiarificato) è l’essenza più raffinata del latte, ojas è una combinazione dell’essenza finissima della nostra storia genetica, della nostra nutrizione e digestione e delle nostre esperienze di vita.

Come si legge nella Charaka Samhita, l’antico testo ayurvedico, «ojas permette la rivitalizzazione di tutti gli esseri viventi. Non può esserci vita senza ojas… Esso costituisce l’essenza di tutto il corpo».

Se ojas si esaurisce può subentrare la malattia.

I testi ayurvedici affermano che quando ojas è scarso noi diventiamo deboli, stanchi, disidratati, ansiosi, timorosi, e sperimentiamo la vita in modo disequilibrato. Se invece viene mantenuto al giusto livello, la sua natura benèfica si manifesta come luminosità negli occhi, forza nel corpo, agilità negli arti, resistenza alle malattie, digestione efficiente, ottima fertilità, energia vitale e lucidità mentale.

Ojas viene considerato il centro della forza vitale (prana) e del fuoco digestivo (agni), che con il suo aiuto svolgono con più facilità il loro ruolo nell’organismo. Ojas sostiene la salute, prolunga la vita e dà forza. Risiede nel cuore.

NUTRIRE OJAS

Per mantenere la nostra salute dobbiamo comprendere un concetto fondamentale, ovvero come nutrire la nostra essenza, il nostro ojas che, insieme all’immunità, alimenta la felicità, la fertilità e l’apprezzamento per la vita.

Ojas è dolce, pesante, fresco e untuoso e, dal momento che “il simile accresce il simile”, viene potenziato da sostanze o esperienze con le stesse caratteristiche, come il ghee, gli oli, il latte, la frutta secca a guscio (specialmente le mandorle), il miele, l’amore, l’appagamento e la calma.

Ojas viene ridotto da tutto ciò che in natura è secco, astringente, leggero e caldo, quindi può esaurirsi a causa dei seguenti fattori: digiuni eccessivi, consumo di alimenti non “succosi” o di un unico sapore, troppe spezie ed erbe amare, farmaci chimici, sostanze stimolanti, alcol, fumo, esposizione a sole e vento, eccesso di lavoro, denutrizione, febbre, infezioni, attività fisica, depressione, tristezza, irritabilità, collera, ansia e stress.

Questo succede perché i fattori appena elencati, se eccessivamente presenti, eliminano le qualità protettive, “succose” e radicanti di ojas. Alcune tra le migliori piante che creano ojas sono l’ashwagandha, lo shatavari, il succo di aloe vera e l’amla.

Siccome l’Ayurveda percepisce la vita come un’espressione del nostro potenziale, è utile capire come le tendenze costituzionali influiscano sulla risposta immunitaria di ciascuno.

Vata: problemi tendono a comparire quando la persona è esaurita. Le problematiche immunitarie di vata si manifestano sotto forma di disturbi persistenti, patologie cronico degenerative, debolezza e deperimento, per cui si rendono necessari tonici e immunostimolanti. Il tulsi e l’ashwagandha sono piante che nutrono il sistema immunitario e rafforzano qualsiasi tipo di debolezza tipica di vata.

Pitta: i problemi compaiono quando c’è troppo calore nell’organismo. Le problematiche immunitarie di pitta si manifestano sotto forma di infiammazioni estese e inopportune, con malattie quali asma, eczema, colite e morbo di Crohn. L’andrographis e il neem sono buoni esempi di piante in grado di raffreddare le infiammazioni e incrementare l’immunità di pitta.

Kapha: i problemi insorgono a causa di un eccesso di depositi. Ciò richiede trattamenti purificanti per ridurre la congestione ed eliminare il ristagno. Il pippali e lo zenzero sono due sono due buoni esempi di erbe riscaldanti che agevolano l’eliminazione di umidità e rafforzano kapha.

 

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